

Walt Disney una vita tra sogno e realtà
Walt Disney una vita tra sogno e realtà
Walt Disney, sogno o realtà
Nel 1906 la famiglia Disney si trasferisce a Marceline, nel Missouri, in una fattoria di duecento ettari e Walt inizia a frequentare la scuola elementare, iscrivendosi insieme alla sorella minore Ruth Flora, nata nel 1903.
Quando il padre Elias viene colpito dal tifo, la famiglia decide di vendere la fattoria e trasferirsi a Kansas City.
Qui Elias gestisce un’impresa che si occupa della distribuzione di giornali e sono proprio i figli Walter e Roy ad aiutare il padre, svegliandosi a notte fonda. Finite le consegne Walt frequenta la scuola secondaria di Benton dove si diploma nel giugno del 1917.
All’età di sedici anni e contro il parere paterno, Disney vuole partecipare alla prima guerra mondiale, ma non ha l’età giusta per arruolarsi ed entra a far parte della Croce Rossa che lo invia per un anno in Francia con il compito di guidare le ambulanze.
Il disegno entra nel suo mondo
Tornato negli Stati Uniti, viene assunto dall’agenzia pubblicitaria Pesman-Rubin, dove conosce il disegnatore di talento Ubbe Ert Iwerks con cui fonda la Iwerks-Disney Commercial Artists. I due vengono presto contattati dalla Kansas City Ad per realizzare una serie di animazioni pubblicitarie per i cinema cittadini. I due giovani, sebbene talentuosi, non hanno le risorse tipiche di una grande azienda e si ritrovano a sperimentare all’interno di un garage, utilizzando una vecchia macchina da presa, fornita dalla Kansas City Ad stessa.
Nascono così i Laugh-o-Grams, filmati di appena un minuto realizzati per la “Newman Theater Company” e riprodotti al cinema durante le pause pubblicitarie. Il successo di pubblico è immediato, anche per la scelta di trattare all’interno dei cortometraggi, argomenti ben noti ai cittadini del posto, come il recente scandalo del dipartimento di polizia di Kansas City.
Volendo espandere la propria attività ed approfittando della recente fama locale, Disney decide di aprire un suo studio ed il 23 Maggio 1922 la “Laugh-O-gram Films, Inc.” diviene una società regolarmente riconosciuta. Dopo aver assunto un ristretto gruppo di dipendenti, soprattutto giovani del posto affascinati dal mondo del disegno, Disney inizia a realizzare una versione animata della fiaba di Cappuccetto Rosso. Si tratta del primo cortometraggio d’animazione prodotto da Walt Disney, sogno o realtà che entra le mondo delle fiabe.
La Laugh-O-gram Films firma un contratto da unidicimila dollari con la “Pictorial Clubs” per la realizzazione di cortometraggi ispirati a fiabe e racconti per bambini e ad ottobre iniziano i lavori per la realizzazione de “Il gatto con gli stivali”. Quando la Pictorial Clubs cessa improvvisamente ogni attività, rifiutando di pagare l’importo dovuto, Disney non è in grado di pagare i dipendenti ed è costretto a dichiarare il fallimento. Intanto, il 25 luglio 1925, egli sposa Lillian Bounds, dipendente presso l’azienda del fratello Roy.
Walt Disney, sogno o realtà trova il suo mondo ideale
I lavori di Disney e Iwerks trovano un distributore nella Universal Pictures di proprietà di Margaret J. Winkler e successivamente del marito Charles Mintz. Nel 1927 Mintz ha bisogno di un nuovo personaggio animato da distribuire ed i due disegnatori inventano “Oswald, il coniglio fortunato”. Il successo supera qualsiasi aspettativa e Mintz non vuole lasciarsi sfuggire l’occasione di trarne ricchezza. Contatta, quindi, i disegnatori che lavorano per Disney, promettendo loro un nuovo e più solido contratto, in cambio della realizzazione di nuove storie per Oswald.
Soltanto pochi fedeli amici non accettano di tradire Walt Disney. Tra questi, Ubbe Iwerks ben consapevole che quest’inganno avrebbe fatto perdere all’amico e collega il suo primo “coniglio fortunato”.
Deluso e amareggiato Disney decide di trasferirsi a Los Angeles dove continua il suo lavoro su “Alice nel paese delle meraviglie” e dove, insieme all’amico Iwerks, crea la bozza di un nuovo personaggio: un topolino nero destinato a grandi storie. Il nome dato da Walt Disney a questo suo nuovo personaggio era “Mortimer”, ma la moglie lo riteneva un nome troppo aristocratico e propose un più sbarazzino “Mickey”: nasce così Mickey Mouse!
Il 19 novembre 1928 al Colony Theater di New York viene trasmesso un piccolo cortometraggio animato intitolato “Steamboat Willie” e caratterizzato dalla presenza del sonoro. Due anni dopo, Mickey Mouse fa il suo esordio anche nei fumetti.
L’idillio tra Disney e Iwerks si rompe quando il nuovo produttore Pat Powers propone un contratto ai due disegnatori, con l’intento di ottenere la proprietà delle loro opere. Disney, scottato dall’esperienza con la Universal, rifiuta mentre Ub accetta, lasciandosi convincere dall’idea di poter finalmente firmare come propri i cartoni che avrebbe realizzato. Per Disney si tratta di un vero tradimento da parte di chi è non solo un collega, ma soprattutto un amico.
Trova conforto negli affetti ed il 19 dicembre 1933 Lillian dà alla luce Diane Marie, primogenita di Walt Disney. Il 31 dicembre 1936 la famiglia Disney si allarga quando la coppia decide di adottare Sharon Mae.
Pochi anni dopo, durante la produzione di “Pinocchio”, Ub Iwerks torna nell’azienda di Disney. I due non ricuciono un rapporto d’amicizia, ma Ub viene assunto nel reparto tecnico ed è essenziale nella gestione delle nuove tecnologie utilizzate.
Il 29 novembre 1939 il corpo senza vita della madre di Disney viene ritrovato all’interno dell’abitazione che Walt stesso ha comprato per i genitori. Non si saprà mai se la donna si sia suicidata o se si è trattato di un incidente domestico.
Sul piano professionale, intanto, il successo di “Biancaneve” è tale da convincere Disney a prendere uno studio più grande e, nell’autunno del 1939, l’azienda si trasferisce a Burbank.
Fantasia, senza freni
Il 13 novembre 1940 nelle sale cinematografiche esce Fantasia, il lungo concerto di Topolino. I costi di produzione sono spropositati poiché Disney decide di installare, a sue spese, le apparecchiature necessarie per riprodurre nelle sale il suono stereofonico utilizzato nella pellicola. Ma il mondo è in guerra e c’è poco spazio per la musica e la fantasia: critica e pubblico stroncano quello che è oggi considerato il più grande capolavoro di Disney.
Intanto, all’interno degli Studios, cresce il malcontento di animatori e inchiostratori che non vedono il loro lavoro sufficientemente riconosciuto, vorrebbero un sindacato all’interno dell’azienda, ed un aumento di stipendio. Il 28 maggio 1941 scoppia uno sciopero generale davanti ai cancelli di Burbank che durerà fino al 9 settembre quando Roy Disney riesce diplomaticamente ad allontanare il fratello dalla California per firmare con i dipendenti un accordo che prevede l’inserimento in azienda di un vero e proprio sindacato. Per Disney si tratta di una “sconfitta” difficile da accettare, così come difficile è la notizia della morte del padre, avvenuta nel 1941 proprio mentre Disney si ritrova lontano da casa.
Nel 1955 esce nelle sale, senza troppo successo, “Lilli e il Vagabondo” ma Walt non se ne cura, concentrato su ben altri progetti: in quell’anno ad Anaheim in California viene, infatti, inaugurata Disneyland, ancora oggi meta da sogno di grandi e piccini.
Nel suo mondo ideale Walt Disney, sogno o realtà, dedica gli ultimi anni della sua vita a progettare, ampliare, rimodernare continuamente Disneyland, trascurando le produzioni animate. Ed è proprio il parco a rendere Disney, per la prima volta nella sua lunga carriera, un uomo ricco. Ma Walt non è felice, ha bisogno di stupire ancora una volta. Ha bisogno di dimostrare, soprattutto a se stesso, di essere ancora lui l’unico e grande Walt Disney.
Entra in contatto con Pamela Lyndon Traver, autrice di una serie di successo di libri per l’infanzia e riesce a concludere un accordo per la realizzazione di un film con protagonista una surreale tata che riesce persino a volare con il suo ombrello magico e la sua borsa senza fondo.
Walt segue personalmente ogni fase del ciclo produttivo, dal cast alla scelta della colonna sonora e, il 28 ottobre 1964, Julie Andrews diviene la tata di ogni bambino con l’uscita di Mary Poppins.
Walt Disney tra sogno e realtà prova ad allargare i suoi orizzonti
Disney torna a sognare immaginando un secondo parco a tema, questa volta ad Orlando, in Florida, ma purtroppo riesce a vedere solo le basi di questo nuovo ed imponente progetto poiché nel 1966, alcuni controlli clinici rivelano la presenza di noduli maligni nei suoi polmoni. Egli viene immediatamente ricoverato presso il “Saint Joseph Hospital”, situato proprio di fronte ai suoi amati Studios e il fratello Roy chiede ai dipendenti di lasciare per tutta la notte le luci accese, così che Walt possa ammirare, ancora una volta, la sua creatura. Nonostante l’asportazione di un polmone, il grande Walt Disney viene a mancare il 15 dicembre 1966 a causa di un collasso cardiocircolatorio.
A commentare la notizia, tra i tanti, anche l’allora governatore della California e futuro presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan: “Da oggi il mondo è più povero”.