La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

Valentina Terešcova, la forte astronauta

Valentina Terešcova prima donna astronauta della storia

Forte, determinata, appassionata di paracadutismo e di velocità, fu sempre attratta dal cosmo e dalla sua esplorazione. Diventò la prima donna astronauta della storia.

Valentina Terešcova prima donna astronauta della storia

Valentina Terešcova, la forte astronautaValentina Vladimirovna Terešcova nacque in Russia, nella regione dello Yaroslavl, il 6 Marzo del 1937 da un padre agricoltore e da una madre operaia. Valentina Terešcova, la forte astronauta, secondogenita di tre figli, iniziò a frequentare la scuola a otto anni ma appena sedicenne, a causa della morte in guerra del padre, la dovette lasciare per trovare lavoro ed aiutare così la famiglia.

Valentina Terešcova, la forte astronauta e lo spazio

Inizialmente si impiegò presso una fabbrica di pneumatici e successivamente in una azienda produttrice di filo da cucito svolgendo le mansioni di sarta e di stiratrice.

Grande ammiratrice di Jurij Gagarin, primo uomo al mondo a viaggiare nello spazio, provò più volte ad entrare alla scuola per aspiranti cosmonauti e, nel 1962, vi riuscì con merito insieme ad altre quattro candidate.

Seguì il corso di addestramento della durata di un anno presso il cosmodromo di Bajkonur ed il 16 Giugno del 1963 fu lanciata nello spazio a bordo della navicella Vostok 6.

La missione effettuò quarantanove orbite intorno al globo terraqueo ed il 19 Giugno tornò sulla Terra nelle vicinanze di Novosibirsk con una folla enorme e calorosa ad accoglierla.

Valentina Terešcova, la forte astronauta, fu l’unica partecipante della missione ed il suo nome in codice per i collegamenti radio era Čajka, cioè Gabbiano, scelto da lei stessa.

Tutto andò bene ma, circa a metà della missione, intorno alla trentesima orbita terrestre, i tecnici si accorsero che invece di avvicinarsi alla Terra si stava allontanando, rischiando di perdersi nello spazio.

Quando dalla Terra arrivarono i nuovi codici orbitali corretti per il rientro, il tecnico che aveva commesso l’errore le fece giurare di mantenere il segreto.

Valentina fu di parola e rivelò i fatti solo dopo la morte di lui.

Il viaggio per la cosmonauta fu un vero incubo: per tutto il tempo si sentì male vomitando continuamente.

Il rientro sulla Terra

Il rientro a Terra non fu da meno ed il violento impatto con il terreno le procurò contusioni e lividi estesi.

Il filmato dell’atterraggio, però, prima di essere divulgato dai media, fu girato nuovamente dopo molti giorni, con una Valentina sana, pulita e sorridente.

Pochi giorni dopo, a Mosca, le fu conferita l’alta onorificenza di “Pilota-Cosmonauta dell’Unione Sovietica” e, nel Novembre dello stesso anno, sposò il collega astronauta Adrijan Grigorevic Nikolaev.

Il matrimonio fu un evento mediatico e agli sposi furono tributati gli onori di stato.

L’anno successivo, dopo la nascita della loro figlia Alenka, studiò presso l’accademia per ingegneri dell’aeronautica militare sovietica.

A Maggio del 1966 venne designata a far parte del Soviet Supremo dell’Urss, l’organo al vertice del sistema politico in vigore in Russia dal 1938 al 1989, e successivamente, dopo aver ricoperto altre varie cariche politiche in seno al Soviet, dal 1976 fu vice presidente della Commissione per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.

Dopo il divorzio dal primo marito si sposò una seconda volta con Jurij Šapošnikov del quale poi rimase vedova.

Dal 2008 al 2011 fu eletta deputato alla Duma, l’attuale parlamento russo, per il partito Russia Unita, lo stesso di Vladimir Putin.

Dal 2017 è di nuovo parlamentare alla Duma.

Una valle lunare è stata dedicata ad Valentina Terešcova, la forte astronauta, ed in un famoso videogioco di simulazione spaziale è uno dei personaggi principali.

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