La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

Uovo Fabergé

Com’è nata la #tradizione dell’uovo pasquale?

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Da sempre simbolo di vita e rinascita, le #uova venivano donate e scambiate sin dai tempi degli antichi egizi, poi nel Medioevo e ancora nella Francia di re Sole che pare le avesse addirittura già fatte realizzare di #cioccolato.
Ma l’usanza di un oggetto prezioso all’interno di esse? Si deve alla genialità del gioielliere alla corte degli zar di Russia intorno alla metà del 1800.
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L’orafo Peter Carl #Fabergé infatti, nel realizzare un omaggio decorato per la zarina, pensò di riempirne l’interno con un altro uovo, in #oro, che conteneva a sua volta una gallina dorata la quale – come una #matrioska – racchiudeva ancora una piccola riproduzione della corona imperiale ed un ciondolo di rubino da poter indossare.

[Dalla #collezione imperiale di Uova Fabergé – #Uovo dell’Ordine di San Giorgio, 1926]

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