

Sarah Bernhardt, musa dalla voce d’oro e il motto “malgrado tutto”
Sarah Bernhardt, musa dalla voce d’oro e il motto “malgrado tutto”
Sarah Bernhardt, attrice dal talento smisurato e la sua infanzia
Dopo un’infanzia vissuta in un istituto di suore, grazie alla protezione del Duca di Morny, fratellastro di Napoleone III e amante della madre, Sarah poté ottenere un’ottima istruzione all’Ecole des Beaux Arts dove, attraverso una recita scolastica, scoprì la sua vena artistica ed il suo talento.
Frequentò poi il Conservatorio e la Comédie-Française.
Fin da ragazzina la madre e le sorelle la abituarono a trattare con gli uomini ed a trarre profitto da loro. Alcuni di questi le garantirono un adeguato sostentamento e, quando nel 1880 fu espulsa dalla Comédie-Française per aver schiaffeggiato un’attrice, le acquistarono un appartamento vicino a Place Vendôme dove poter ricevere in un salotto tappezzato di bianco.
Nella sua casa, oltre a “collezionare” attori, scrittori, ufficiali, principi, eccetera, si circondò anche di oggetti strani, costosi e incredibilmente vistosi, nonché di animali esotici e pericolosi come i puma e i coccodrilli.
A vent’anni, da una relazione con il nobile belga Henri Georges Lamoral de Ligne, figlio del principe di Ligne, ebbe il suo unico figlio, Maurice Bernhardt, che affidò subito ad una balia per potersi dedicare completamente al teatro.
Fondò una sua compagnia teatrale e partì per una lunghissima tournée all’estero.
I primi successi
Dopo trionfali spettacoli in ogni parte del mondo ed entusiastiche recensioni sulla stampa di ogni paese, a New York conobbe Thomas Edison e con lui registrò su di un cilindro sonoro un famoso brano.
Rientrata in Francia, ormai famosissima e ricchissima, assunse la direzione del Teatro del Rinascimento e, poi, del Teatro delle Nazioni dove interpretò con un successo strepitoso “La Signora delle Camelie”.
Nel 1882 sposò a Londra il collega di origine greca Aristides Damala, più giovane di lei di undici anni.
Aristides era dipendente dalla morfina e, nonostante la loro turbolenta convivenza che durò pochi mesi, Sarah restò comunque legalmente sua moglie fino alla prematura morte di lui nel 1889.
Ebbe poi una relazione con Ida Rubinstein e Anna Abbéma con cui professò pubblicamente il suo lesbismo.
Nel 1894 chiese ad Alfons Mucha di disegnare i manifesti pubblicitari che tante ditte cominciavano ad usare e che le venivano commissionati in gran quantità ritraendola in vari modi.
Successivamente Mucha disegnò anche le locandine dei suoi spettacoli, dando vita ad una collaborazione molto fruttuosa tra i due che durò circa sei anni.
Sarah Bernhardt, attrice dal talento smisurato all’apice
Sarah offrì una dedizione totale al teatro, arrivando anche a disegnare lei stessa le scene ed i costumi di molte opere.
Pubblicò diversi libri e testi teatrali tanto che, successivamente, molti altri autori si ispirarono a lei per delineare alcuni personaggi delle loro opere come ad esempio la figura di “Haras”, contrario di “Sarah”, in “Alla ricerca del Tempo Perduto” di Marcel Proust.
Negli anni tra il 1900 ed il 1912, si impegnò anche come attrice del cinema muto.
Ebbe inoltre un intenso rapporto con Gabriele D’Annunzio di cui rimane un copioso carteggio epistolare.
Nel 1914 le venne conferita la Legion d’Onore e l’anno successivo, a causa di una brutta caduta in teatro, subì l’amputazione di una gamba. Ciò non le impedì di continuare a recitare da seduta.
Sarah Bernhardt, attrice dal talento smisurato, morì a Parigi il 21 Marzo 1923 all’età di 79 anni.