Mosè (Michelangelo)
Come epilogo delle giornate precedenti, dedicate alla cristianità, proponiamo oggi il Mosè di Michelangelo Buonarroti in quanto una delle opere più iconografiche e simboliche dell’arte sacra, quella in cui le forme riflettono la visione spirituale propria di una data religione.
☞ Lo sai che…
‣ Incredibile ma vero questo blocco di pregiato marmo, scolpito da uno dei più abili artisti di sempre, era inizialmente seduto sul trono frontalmente allo spettatore, con torace e testa perpendicolari alla parte inferiore del corpo. Solo successivamente, ben 25 anni dopo, Michelangelo stesso volle torcergli il busto e quindi eseguire delle importanti modifiche perché il significato allegorico fosse ancora più pertinente.
‣ Il Mosè doveva adornare la tomba del 216° papa della Chiesa cattolica assieme a circa altre 40 statue ma, una volta completata, si ritenne che da sola bastasse ad onorare la sepoltura di Giulio II. L’inequivocabile maestosità dell’opera è arricchita di dettagli quali le tavole della Legge – evidenziate dal nostro rosso – che sono rovesciate, come se fossero scivolate dalle braccia di Mosè. Inoltre quelle curiose corna sulla sua testa sono probabilmente dovute ad un errore di traduzione dalla Bibbia nella quale invece sono descritti due raggi di sole (in ebraico queste parole sono molto simili tra loro).
⇒ Data: 1513 – 1515
⇒ Materiale: Marmo
⇒ Dimensioni: 235 cm × 210 cm
⇒ Sito: San Pietro in Vincoli, Roma, Italia