La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

Lou Salomé donna acuta

Lou Salomé: femminista “ante litteram”

Questa è la straordinaria vita di una donna che, lungi dall’essere superficiale e di facili costumi, a fine ottocento ha saputo rappresentare un faro per le geniali menti degli uomini da lei conosciuti, indirizzandone la sensibilità verso più alte espressioni intellettuali e, femminista “ante litteram”, è stata capace di nobili sentimenti, suscettibile solo al fascino dell’intelligenza.

Lou Salomé: femminista “ante litteram”

Unica femmina su sei figli di un generale dell’esercito russo, Lou Andreas von Salomé, donna acuta, nacque a San Pietroburgo nel 1861.

Sin da piccola manifestò subito un’ intelligenza acuta e sensibile ed una forte personalità indipendente e ribelle.

Imparò con facilità il francese e il tedesco e all’eta di 19 anni, avendo già acquisito una vasta cultura umanistica, teologica e filosofica, cominciò a scrivere, gettando le basi per una futura carriera da scrittrice.

Bella, raffinata, sicura di sé, Lou emanava un fascino discreto ed intenso al quale difficilmente gli uomini sapevano resistere.

Una donna acuta

Affetta dalla tisi, nel 1880, si recò in Italia per godere di un clima migliore e si stabilì a Roma. Qui, grazie ad un’amica, conobbe lo scrittore e filosofo Paul Ree ed i due, scoprendo di avere grande affinità di carattere ed un forte sentire comune, decisero di andare a convivere.

Presto, in questo rapporto intenso e coinvolgente, si inserì, però, una terza persona: il grande filosofo Friedrich Nietzsche.

Rimasto anch’egli vittima del fascino della bella Lou, Nietzsche se ne innamora perdutamente e le chiederà più volte di diventare sua moglie.

Esasperato e distrutto dai continui rifiuti, dopo due anni il povero Friedrich lascia il sodalizio e, vittima anche di una forte depressione comincia ad elaborare la sua opera più rappresentativa: “Così parlò Zaratustra”.

L’affascinante Lou

Lou e Paul proseguono la strana convivenza ancora per tre anni durante i quali lei continua a mietere vittime: lo psicologo Hermann Ebbinghaus, che le chiederà anch’egli di sposarlo, il sociologo Ferdinand Tonnies, che le fa una corte spietata e l’orientalista tedesco Friedrich Carl Andreas che, dopo un tentato suicidio per amore di lei, riesce a sposarla.

Nel 1889, a Berlino, nasce un sodalizio artistico che dà vita ad un teatro d’avanguardia libero da limitazioni e censure: la Freire Buhne. Lou Salomé, trasferitasi da poco in Germania, vi aderisce con entusiasmo e qui incontra lo scrittore naturalista Gerhart Hamptman, futuro Nobel per la letteratura, che diviene suo appassionato amante.

Due anni dopo conosce Friedrich Pineles, medico austriaco, con il quale avvia una relazione intermittente.

Donna acuta e profonda conoscitrice di Ibsen, Tolstoj, Turgenev e Wagner, all’età di 36 anni conosce il poeta Rainer Maria Rilke, di 15 anni più giovane, con il quale intreccia una lunga relazione.

Appassionata cultrice di psicologia, nel 1911, con la scoperta delle teorie di Sigmund Freud, entra nel gruppo di lavoro del grande maestro collaborando alla sua rivista “Imago”.

Persino il grande Freud rimane conquistato da Lou e, dopo averla conosciuta a fondo anche oltre la semplice amicizia, manterrà sempre con lei una corrispondenza epistolare.

Sempre nell’ambito della Società Psicoanalitica conosce Viktor Tansk, psichiatra slovacco, col quale avvia una relazione sentimentale, ma Tansk morirà suicida dopo poco.

Una vita da donna acuta ma in cerca di pace

Verso i 60 anni, la turbolenta vita di Lou trova un po’ di pace: accanto al marito Andreas si dedica alla professione di psicoanalista fino al 1937, anno della sua morte.

Lou Salomé ha lasciato una grande quantità di scritti e pubblicazioni tra le quali spiccano soprattutto opere di argomento intellettuale che riguardano le donne; opere sull’eros e sulla sessualità; le biografie degli intellettuali da lei conosciuti ed in particolare la prima biografia di Nietzsche redatta con l’aiuto della sorella del filosofo.

Comment

Condividi!

“SPREAD ART, INSPIRE PEOPLE.”

Ti piace questo articolo?

Condividilo sul tuo profilo e aiutaci a ispirare altre persone.