La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

Le Muse Inquietanti

Questo dipinto, opera del grande artista italiano e principale esponente della pittura metafisica Giorgio De Chirico, dal titolo “Le muse inquietanti” ha diverse caratteristiche curiose.

☞ Lo sai che…

‣ La prospettiva volutamente errata e deformata è un elemento distintivo di questa corrente pittorica, in cui la realtà appare così alterata da risultare senza vita. Sullo sfondo infatti, il Castello Estense di Ferrara ha le finestre buie ad indicare l’assenza di chi dovrebbe abitarlo; mentre le ciminiere sulla fabbrica accanto sono prive dei loro tipici fumi come se non fossero in funzione.

‣ Questa immobilità è resa ancor meglio attraverso le statue in primo piano, i cui busti rievocavo la cultura greca classica e le cui teste sono quelle di manichini. I soggetti sono due delle celebri muse, ossia quelle figure mitologiche volte alla protezione ed ispirazioni delle arti, ma in tale contesto non gli è dato di svolgere il loro ruolo. DeChirico attraverso questi espedienti manifesta il proprio rifiuto nei confronti della modernità come avanzamento veloce del tempo perché secondo lui novità e progresso sono concetti che esulano il fattore temporale.

⇒ Data: 1916, 1917, or 1918

⇒ Materiale: Olio su tela

⇒ Dimensioni: 97.16 cm × 66 cm

Sito: Gianni Mattioli Collection, Milano

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