La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

Il sognante Elvis

Elvis Presley la determinazione di un sognatore

Elvis Presley la determinazione di un sognatore

Il sognante ElvisL’8 gennaio 1935 a Tupelo, nel Mississippi, Gladys Love Smith dà alla luce due gemelli. Il primo, Jessie Garon resta in vita soltanto poche ore. Il secondo si chiama Elvis Aaron, il sognante Elvis.

I primi passi: il sognante Elvis

Il padre Vernon Presley costruisce personalmente la casa di sole due stanze in cui il bambino cresce, circondato dall’amore di una famiglia molto unita.

Nel 1946 Elvis è ormai un adolescente e vorrebbe una bicicletta con cui passeggiare nel quartiere e visitare la vicina comunità afro-americana che tanto influenzerà il suo stile canoro successivo. Ma i genitori non possono permettersela e decidono di regalargli una chitarra. Elvis impara da autodidatta le basi musicali e, poco dopo, si iscrive ad un concorso per giovani talenti, il “Mississipi – Alabama Fair and Dairy Show”, classificandosi al secondo posto con una cover del brano “Old Shep”.

Nel 1948 la situazione economica della famiglia Presley si aggrava ed i lavori saltuari del padre non sono più in grado di garantire il sostentamento della famiglia. Decidono per questo di trasferirsi a Memphis, nel Tennesse, ma Elvis ha difficoltà ad inserirsi nel nuovo contesto cittadino a causa del suo look appariscente caratterizzato da lunghe basette e da un folto ciuffo tenuto fermo dalla brillantina.

Terminati gli studi, il giovane inizia a frequentare un corso per diventare elettricista e, per aiutare economicamente la famiglia, lavora come camionista.

L’incisione su disco

Nel luglio 1954 il sognante Elvis si reca alla Memphis Recording Service, dove ha sede l’etichetta “Sun”, per incidere due canzoni. Il disco è un regalo di compleanno per la madre e, al tempo stesso, un esperimento per il giovane, curioso di scoprire l’effetto della sua voce impressa su un disco.

Sam Phillips, proprietario dello studio, capisce le potenzialità del giovane e gli propone di suonare insieme al chitarrista Scooty Moore ed al bassista Bill Black: è l’inizio della lunga carriera musicale di Elvis.

Il gruppo inizia ad apparire in tv e la reazione del pubblico, soprattutto dei teenager, consacra Elvis come fenomeno assoluto della sua generazione.

In quegli anni egli conosce il famoso manager discografico Tom Parker, soprannominato “Il Colonnello” con cui nell’agosto 1955 firma un contratto di cessione dei diritti che sancisce l’inizio di una collaborazione professionale che si interromperà solo con la morte del cantante.

Il sognante Elvis di fama internazionale

Proprio grazie al Colonnello Parker, Elvis firma un contratto da 40.000$ con la RCA Records con cui incide, all’età di ventun anni, “Heartbreak Hotel”, singolo che regala ad Elvis il primo disco d’oro e la fama internazionale.

Gli ingaggi televisivi del cantante raggiungono cifre da capogiro ed Elvis firma un contratto con la Paramount Pictures. E’ ormai un fenomeno di massa ed i suoi concerti si interrompono sempre con i fan che assaltano il palco.

Lo stile del cantante, però, scatena anche le critiche della comunità religiosa a causa dei suoi famosi balletti sensuali, considerati a quei tempi scabrosi, volgari e in alcuni casi addirittura satanici.

Ma tutto questo non fa che alimentare la leggenda e le vendite dei prodotti legati al suo personaggio: non solo dischi, ma anche t-shirt, profumi e gadget di ogni tipo.

E mentre Elvis gira il suo primo film intitolato “Love me Tender”, a Tupelo viene istituito l’ “Elvis Presley Day”. Il cantante torna nella sua città natale per esibirsi in quello stesso “Alabama Fair and Dairy Show” che aveva sancito il suo esordio. Per contenere la folla, questa volta, serve l’intervento della guardia nazionale.

Nel marzo 1957 Elvis è ormai certo di poter provvedere a tutta la sua famiglia ed acquista la famosa tenuta di Graceland (oggi meta di pellegrinaggio da parte dei fan) dove va a vivere con i genitori e la nonna paterna. Quello stesso anno si esibisce per la prima volta al di fuori degli Stati Uniti a Toronto e Ottawa, in Canada.

Nel 1958 Elvis riceve la chiamata per il servizio militare. Grazie alla sua carriera e fama potrebbe essere esonerato, ma il cantante decide di non ricevere alcun favoritismo ed il 24 marzo entra nel “Memphis Draft Board”. Un’iconica foto ritrae il momento in cui Elvis si sottopone, come da tradizione militare, al taglio del suo storico ciuffo brillantinato.

Nell’agosto dello stesso anno la madre Gladys si ammala di epatite acuta. Elvis riesce a far ritorno a Memphis, ma poco dopo la donna muore. Il cantante è distrutto ma deve ritornare a Fort Hood per finire l’addestramento.

Viene mandato, poi, in Germania, nella base militare di Weisbaden dove, alla fine del 1959, conosce Priscilla Ann, figlia del Capitano Beaulieu.

Gli anni della maturità

Nel gennaio 1960 Elvis può finalmente fare ritorno a Memphis dove i fan lo aspettano in trepidante attesa. Ha servito il suo Paese come ogni altro giovane americano, è ormai maturo e pronto a riprendere la sua carriera incidendo l’album “Elvis is back!”. Persino il grande Frank Sinatra lo invita nel suo varietà che, per l’occasione, viene intitolato “Welcome Home Elvis”.

Grazie anche al suo storico manager, il cantante gira sette pellicole nell’arco di soli due anni e torna nella Billboard Chart con le colonne sonore realizzate per questi film.

Il cantante è costantemente impegnato nella ripresa di nuovi film, ma le trame sono troppo simili tra loro ed il botteghino non li premia. Dall’Inghilterra è, intanto, in arrivo un nuovo ciclone chiamato “Beatles” che segna un drastico cambio di marcia nella musica internazionale. È per Elvis l’inizio di un periodo di frustrazione e grande preoccupazione.

Tra la famiglia, gli impegni e il ritorno all’adrenalina della musica

Il 1 maggio 1967 Elvis sposa Priscilla con una cerimonia privata all’Aladdin Hotel di Las Vegas. Tornati a Graceland, i due novelli sposi decidono di indossare nuovamente gli abiti nuziali ed organizzare un secondo ricevimento per gli amici.

Elvis torna subito sul set per girare il suo ventiseiesimo film mentre Priscilla annuncia al mondo di essere incinta. Il 1 febbraio 1968 nasce Lisa Marie Presley, unica amatissima figlia del cantante.

La carriera cinematografica di Elvis è, però, in declino ed il sognante Elvis si rifugia nuovamente nella musica, in particolare, nell’adrenalina che solo le esibizioni live riescono a regalargli. Nasce così “The ’68 Comeback”, che segna il grande ritorno alla musica di Elvis che, con un audace completo di pelle nera, si scatena sulle note di tutti i suoi più grandi successi rock. Alla fine dello show, il cantante si cambia e, con indosso un abito bianco, canta la sua nuova bellissima canzone: “If I can dream”.

È l’inizio di un nuovo florido periodo professionale per l’artista che, nell’estate del 1969, viene ingaggiato per la realizzazione di ben 57 show presso l’International Hotel di Las Vegas e nel dicembre 1970 Elvis viene invitato alla Casa Bianca per conoscere il presidente Nixon: sono ormai lontani i giorni in cui Elvis veniva criticato per le sue esibizioni.

In quello stesso anno egli è, però, costretto a cancellare una sessione di registrazione a Nashville a causa di un glaucoma all’occhio.

Il sognante Elvis: successo e cedimento

Il cantante riprende presto ad esibirsi in giro per gli Stati Uniti, ma nel 1972 la sua vita personale è scossa dalla decisione di Priscilla di lasciarlo, portando via con sé l’amata Lisa. Elvis non supererà mai il dolore provocato da questo divorzio. Si rifugia brevemente tra le braccia di Linda Thompson, ma soprattutto nella realizzazione di un nuovo progetto: uno show per la televisione trasmesso dalle Hawaii via satellite in tutto il mondo.

Dall’Australia al Vietnam, dall’Europa al Sud Corea oltre un miliardo di persone sono davanti alla televisione il 14 gennaio 1973 per ammirare Elvis ed il suo “Aloha from Hawaii”.

Poco dopo, Elvis è però costretto ad un nuovo ricovero in ospedale. Il cantante è stanco di questa vita in giro per gli Stati Uniti e, per far fronte ai numerosi impegni, è diventato dipendente dai farmaci e dal cibo spazzatura. La sua salute ne risente ed il suo peso aumenta fino a renderlo obeso.

Per venirgli incontro la RCA sposta le apparecchiature di registrazione a Graceland ed è proprio lì che Elvis incide il suo ultimo album “Moody Blue”.

Nonostante le gravi condizioni di salute egli continua ad esibirsi a Las Vegas, a Pittsburgh e in numerose altre città ma il tour viene spesso cancellato a causa dei sempre più frequenti ricoveri in ospedale.

Il 26 giugno 1977 si esibisce all’Indiana’s Market Square Arena in quello che sarà il suo ultimo concerto.

Ma il sognante Elvis non può saperlo, torna a Memphis per riposare e passare alcuni giorni insieme alla sua nuova compagna, Ginger Alden.

Il 16 agosto 1977 il cantante ha 42 anni e si trova nella sua amata Graceland. Sa che l’indomani deve nuovamente mettersi in viaggio, ma non riesce a dormire e vorrebbe finire il libro che sta leggendo, “A Scientific Search for the Face of Jesus e Sex and Psychic Energy”.

“Vado in bagno a leggere”, dice il cantante, lasciando accesa la luce del comodino. “D’accordo, ma non ti addormentare”, gli risponde Ginger.

Alle due del mattino il letto è ancora vuoto e la luce sempre accesa. Ginger si reca in bagno e trova il corpo dell’amato sul pavimento. Elvis si è purtroppo addormentato per sempre.

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