La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II

Vittoriano

Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II

Vittoriano

Il #2giugno 1946 gli italiani scelgono con un referendum istituzionale di diventare una #Repubblica 🇮🇹
Solo due anni dopo il presidente Luigi Einaudi inaugura a Roma la prima #parata militare in via dei Fori Imperiali con un cerimoniale davanti a quello che è ancora oggi considerato uno dei più importanti monumenti nazionali: il Vittoriano
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La costruzione dell’edificio iniziò nel 1885 sotto la direzione dell’architetto Giuseppe Sacconi e la struttura venne aperta al pubblico in occasione del 50° anniversario dell’Unità d’Italia. A quel tempo, tuttavia, l’Italia era ancora una monarchia ed il nome dato al #monumento altro non è che un esplicito omaggio al re Vittorio Emanuele II di Savoia
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Il Complesso del #Vittoriano è alto ben 81 metri ed i suoi 135 mt di larghezza sono suddivisi in quattro spazi ben distinti: la scalinata d’ingresso, i due propilei laterali ed il portico superiore con le sue colonne.
Al suo interno si trova l’Altare della Patria e la tomba al Milite Ignoto che celebra tutti i #soldati italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale.
Curiosamente, molti romani non apprezzano la bellezza architettonica di questo monumento e lo hanno scherzosamente soprannominano “La macchina da scrivere”

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