La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

Il Dolce Siciliano

Fine settimana peccaminoso… Sapete che il gusto comincia ad appagarsi proprio con la vista? Infatti basta un’immagine come questa per risvegliare in noi una “voglia” e subito i sapori a noi più graditi ci tornano alla mente.

Ma oggi è sabato e qualche stravizio è concesso. Così vi raccontiamo di quest’opera tanto calorica 🙂

“Il Dolce Siciliano” questo il titolo dell’opera di Giuseppe De Chirico.

Un dipinto da centinaia di kilocalorie.

☞ Lo sai che…

‣ Celebre “pittore metafisico” l’autore definì questo genere di opere “nature morte” o, meglio, “vite silenti” solo successivamente. Inizialmente infatti, fu semplicemente l’amore per quei colori e quelle consistenze ad ispirarlo… DeChirico si era trasferito a Ferrara pochi anni prima, nel 1916, e nella nuova città estense era stato letteralmente ammaliato – come racconta il fratello – dalle vetrine delle pasticcerie, note allora, per adornarsi di leccornie di ogni genere.

‣ La pittura metafisica è stata una corrente artistica del XX secolo che si poneva l’intento di rappresentare le cose oltre la loro reale fisicità per superare ciò che queste suscitano ai nostri sensi. Giorgio fu il precursore di questa corrente artistica e, subito dopo le grandi piazze assolate, tipiche della produzione dei primi anni, pose l’attenzione sugli oggetti, dipingendone con minuzia anche i particolari ma decontestualizzandoli completamente dalla loro usuale collocazione e rendendoli come sospesi in un’atmosfera priva di spazio e tempo.

⇒ Data: 1919

⇒ Materiale: Olio su tela

⇒ Dimensioni: 29 x 46 cm

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