La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

Il bar delle Folies-Bergère

Sabato ovunque ci si trovi e qualunque cosa si stia facendo… Un’immagine come questa è sicuramente nell’immaginario collettivo: il bancone di un locale alla moda.
“Il bar delle Folies-Bergère” infatti, era proprio un rinomato caffè-concerto nel cuore di Parigi in cui ci si ritrovava abitualmente.

☞ Lo sai che…

‣ È l’ultima opera realizzata da Édouard Manet prima di morire ed essere consacrato a grande artista. La grandezza di questa riproduzione sta nell’aver reso perfettamente il sentimento di una giovane sognatrice disillusa, disincantata, malinconica; attraverso il suo sguardo, la cura del suo abbigliamento e l’atteggiamento poco composto del corpo contrapposto all’espressione innocente del volto. La solitudine di Suzon, questo il suo nome, nel raffinato ed affollato luogo di incontro della città.

‣ Ciò che, invece, rende l’opera così “viva” e che permette allo spettatore di assaporare l’atmosfera di quella sera, immortalata da Manet, è il riflesso nello specchio: è lì che vediamo la folla, una moltitudine di persone… pur non essendo in primo piano, il quale al contrario, è dominato da un singolo soggetto e la natura morta sul bancone. I dettagli, che rivelano subito lo specchio, sono il dorso della ragazza e quel signore di fronte a lei (alla nostra destra), la cui posizione coincide con quella dell’osservatore.

⇒ Data: 1882

⇒ Materiale: Olio su tela

⇒ Dimensioni:  96 x 130 cm

Sito: ‎Courtauld Gallery‎, Londra

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