La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

La regina dei deserti

GERTRUDE BELL: la regina dei deserti

È passata alla storia come la regina dei deserti, come sapiente archeologa, ardita esploratrice, come raffinata diplomatica e come scrittrice ma, Gertrude Bell, fu anche la prima donna a laurearsi ad Oxford con il massimo dei voti.

A lei si deve la fondazione dell’Iraq e la creazione dei confini dell’attuale Medio Oriente.

GERTRUDE BELL: la regina dei deserti

La regina dei desertiGertrude, la regina dei deserti, nacque nella contea di Durham, in Inghilterra, da una famiglia molto agitata e molto presto sviluppò la passione per l’archeologia e per le lingue, di cui arrivò a parlarne fluentemente ben sette tra cui l’arabo, il persiano ed il turco. Abile cavallerizza, amava spesso recarsi in Svizzera per praticare l’alpinismo.

Nel 1900 visitò la Palestina e, rimanendone folgorata, decise di trasferirvisi stabilmente.

La regina dei deserti nelle contrade arabe

Per quasi quattordici anni Bell prese a girare in lungo e in largo quelle contrade arabe, sempre accompagnata dalla servitù e da un consistente bagaglio: bauli colmi di porcellane, abiti eleganti, pellicce, strumenti di misurazione, macchine fotografiche e persino una vasca da bagno pieghevole.

Il luogo che più la affascinò fu il deserto ed organizzò viaggi per visitare Petra, il Giordano, il Mar Morto, Damasco, la Siria, Antiochia, la Turchia.

Redisse sempre un dettagliato diario di viaggio, annotando scrupolosamente pensieri ed emozioni, scattò centinaia di fotografie e spesso, la notte, si fermò negli accampamenti dei beduini a conversare davanti al fuoco fumando tabacco ed hashish con il narghilè.

Nel 1909 visitò la Mesopotamia in qualità di archeologa e conobbe Sir Thomas Eduard Lawerence, più noto come Laurence d’Arabia, con cui collaborò negli anni seguenti. Gertrude montava a cavallo come un uomo vestita con kefiah e soprabito ed i beduini si rivolgevano a lei con il termine “El Khatun” , cioè “la signora” in segno di devozione.

La Bell fu amica degli sceicchi più influenti e, grazie all’enorme rispetto che ella ebbe per la cultura islamica, riuscì ad intrattenere rapporti amichevoli con tutte le tribù avvicinate.

I viaggi di scoperta

Dai suoi viaggi ricavò prove di civiltà perdute, dormì tra le mura di Babilonia e visitò gli scavi di Ur, la città biblica che dette i natali ad Abramo. Fu il primo europeo ad addentrarsi in luoghi pericolosi come il Nejed.

Allo scoppio della prima guerra mondiale la regina dei deserti, grazie alla sua conoscenza della zona, venne nominata Segretaria per l’Oriente a Baghdad, un titolo militare inglese mai concesso prima ad una donna e le fu anche attribuito il grado di ufficiale dei servizi segreti inglesi.

Non fu una spia in senso classico ma svolse missioni sia per conto dei capi arabi che per il governo britannico.

Nel 1921, alla conferenza del Cairo, fu l’unica donna a lavorare con un gruppo di esperti alla creazione degli stati della Transgiordania.

Il grande successo politico della Bell sarà la creazione a tavolino dell’Iraq, di cui disegnerà non solo i confini ma ne preparerà la Costituzione prevedendo un parlamento, istituzioni civili ed un sistema giudiziario di stampo inglese.

La regina dei deserti a la depressione

Nel momento in cui divenne un funzionario con incarichi governativi, però, la sua importanza cominciò a scemare: non più esplorazioni ma burocrazia e lavori d’ufficio. Cominciò così a soffrire di solitudine e depressione.

Nella notte tra l’11 e il 12 luglio 1926 Gertrude Bell prese una dose di sonniferi più forte del solito per dormire senza più risvegliarsi.

I funerali si svolsero alla presenza di una folla immensa con gli onori attribuiti al fondatore di una nazione, con lettere di cordoglio ai familiari dai più alti funzionari arabi e dal re d’Inghilterra in persona.

Un tributo di stima e affetto ad una donna eccezionale che, sfidando le regole patriarcali, morali e militari dell’epoca, ebbe il coraggio, seguendo le proprie passioni ed il proprio istinto di avventurarsi in luoghi fino ad allora quasi sconosciuti divenendone “la regina dei deserti”.

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