La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

Colazione sull’erba

Buon risveglio domenicale.

“Colazione sull’erba” del pittore francese pre-impressionista Édouard Manet, rappresenta un pic-nic probabilmente a île Saint-Ouen, sulle sponde della Senna non lontano da Parigi.

☞ Lo sai che…

‣ Nonostante la dedizione che l’autore pose alla lavorazione di quest’opera, fu respinto dal Salone espositivo più prestigioso dell’epoca. Come altri infatti, esibì il proprio quadro al Salone dei Rifiutati, indetto da Napoleone III proprio per fornire un’occasione anche a chi applicava meno rigidamente i dettami compositivi del tempo.

‣ La struttura si ispira a capolavori dei maestri rinascimentali quali Tiziano e Raffaello, eppure la donna in primo piano fu uno degli scandali artistici più clamorosi di sempre…
Non per via della nudità in sé ma perché non correlata ad alcun significato mitologico, storico o letterario. Si tratta infatti di una parigina dell’epoca che siede accanto a due uomini vestiti con abiti contemporanei: una comune scena di vita ai tempi del pittore che svela immediatamente l’identità della donna ovvero una “volgare prostituta” e quindi un soggetto scandaloso.

‣ In assoluto contrasto con i personaggi principali è la seconda figura femminile in alto al centro ed evidenziata dal nostro iconico rosso. Quest’altra donna sembra infatti appartenere ad una scena pastorale e ciò che ancor più la decontestualizza sono le dimensioni sproporzionate e l’effetto “sospeso” rendendola l’elemento con cui Manet esplicita il mancato rispetto delle regole di prospettiva e pittoriche in generale.

⇒ Data: 1863

⇒ Materiale: Olio su tela

⇒ Dimensioni: 208 cm × 264.5 cm

Sito: Musée d’Orsay, Paris

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