

Charles Dickens, romanziere di umili origini ma dalle Grandi Speranze
Charles Dickens, romanziere di umili origini ma dalle Grandi Speranze
L’infanzia
Il bambino trascorre un’infanzia da nomade poiché la famiglia è costretta a spostarsi continuamente in giro per la Gran Bretagna a causa dei continui debiti del padre John Dickens, sfortunato contabile della Marina britannica. Charles vive quindi i primi anni della sua vita tra il Kent ed i sobborghi di Londra. Proprio a causa dei debiti, nel 1924, il padre viene arrestato, lasciando la povera Elizabeth in gravi difficoltà economiche e con sette figli a cui badare.
Charles ha soltanto dodici anni ma è costretto a diventare adulto, poiché i genitori decidono di accettare per lui un impiego presso la Warren’s Blacking Warehouse, una fabbrica di lucido da scarpe dove il giovane passa dieci ore al giorno lavorando per portare cibo alla tavola dei suoi fratelli più piccoli.
Questi anni difficili torneranno nella mente dello scrittore durante la stesura di David Copperfield, il più autobiografico tra i romanzi di Dickens.
Nell’aprile del 1824 la nonna paterna di Charles muore e la sua eredità viene utilizzata dal figlio per pagare i vecchi debiti ed uscire finalmente dalla prigione di Marshalsea. Le condizioni economiche della famiglia migliorano ulteriormente quando John viene dichiarato invalido ricevendo, per questo, una cospicua somma di denaro. Nonostante ciò, Charles continua per un breve periodo a lavorare in fabbrica fino al marzo del 1825 quando viene licenziato, probabilmente a causa di un’incomprensione tra suo padre ed il proprietario dello stabilimento, il loro ex coinquilino James Lamert.
Charles Dickens, il romanziere e la sua istruzione
John capisce che è giunto il momento di offrire al figlio un’istruzione migliore e lo iscrive alla Wellington House Academy, una scuola ad indirizzo commerciale. Si tratta, tuttavia, di un istituto ben al di sotto della cultura che Charles si sta costruendo da autodidatta. Egli ha infatti già scoperto alcuni tra i principali autori della letteratura mondiale, dilettandosi nella lettura di De Foe e Goldsmith, si è appassionato alle storie de “Le mille e una notte” ed al viaggio di Don Chisciotte di Cervantes.
Gli studi commerciali gli permettono, però, di entrare nello studio legale Ellis & Blackmore dove, all’età di quindici anni, inizia a lavorare come scrivano, imparando i principi base della stenografia.
Nel tempo libero ama, invece, passeggiare per la periferia di Londra, studiandone i quartieri più poveri e derelitti ed osservando i cambiamenti che la speculazione edilizia sta apportando alla città.
Il suo impegno nello studio della stenografia inizia, intanto, a ripagare e Charles inizia a lavorare presso alcuni tribunali ed uffici legislativi, sognando di poter diventare un giorno un giornalista parlamentare.
Ed, infatti, intorno al 1830 viene assunto dal “The True Sun” e dal “Mirror Parliament”, dove si occupa della trascrizione delle cronaca parlamentare ed in breve tempo diviene famoso nel Regno Unito per essere il più veloce tra gli stenografi.
La vita, raccolta di influssi per i suoi romanzi
Lavorare come giornalista gli permette, inoltre, di studiare ogni aspetto dell’animo umano e di analizzare da un punto di vista sociale coloro che diventeranno i futuri personaggi dei suoi romanzi.
In quel periodo incontra e si innamora della figlia di un banchiere, Mary Beadnell, ma il suo rango sociale è troppo basso perché il suo amore venga ricambiato e Charles viene ignorato dalla giovane.
L’esordio letterario avviene il 1 dicembre 1833 quando il periodico letterario “Monthly Magazine” pubblica in forma anonima il primo scritto di Dickens. Anche il Morning Chronicle e l’Evening Chronicle iniziano a pubblicare i bozzetti di vita urbana di Charles Dickens il romanziere e nel 1836 questi scritti vengono raccolti e pubblicati con lo pseudonimo Boz in un volume intitolato appunto “Sketches by Boz” (Bozzetti di Boz).
Nello stesso periodo a Dickens viene offerta la possibilità di scrivere i testi per alcune vignette sportive. Nel progetto iniziale la scrittura doveva essere secondaria rispetto ai disegni di H.K.Browne (conosciuto come Phiz), ma Dickens è talmente abile nell’uso della parola che presto la narrazione prende il sopravvento sulla vignetta. Nascono così i Papers of the Pickwick Club (Il circolo Pickwick), pubblicati a puntate a partire dal 1820.
Il successo è tale che l’ultimo numero raggiunge la cifra record di quarantamila copie vendute. Dickens è ormai un autore di successo, ha venticinque anni ed ha l’autonomia finanziaria necessaria per poter avere una famiglia tutta sua.
Charles Dickens romanziere ormai al successo
Il 2 aprile 1836 lo scrittore sposa, infatti, Catherine Hogarth, figlia del redattore capo dell’Evening Chronicle e la coppia si trasferisce al numero 48 di Doughty Street, a Londra.
Il cuore di Dickens è, però, stato rapito da un’altra Mary, sua cognata, la sorella diciassettenne di Kate e quando la giovane muore per etisia, Charles è disperato e cade in una profonda depressione. A consolarlo c’è il piccolo Charles Culliford Boz, primo dei dieci figli di Dickens.
Per lo scrittore sono anni di intensa attività letteraria. Pubblica numerosi romanzi a puntate ed ha l’abitudine di iniziare la stesura di una nuova opera prima ancora di aver terminato la precedente. Tra queste, merita una menzione particolare Oliver Twist, il romanzo che più ha reso Dickens famoso, pubblicato in tre volumi nel 1837.
La pubblicazione a puntate dei suoi scritti permette a Dickens di mantenere un contatto diretto con i suoi lettori che commentano (ed a volte criticano) le vicende narrate mentre ancora egli è impegnato nella scrittura. Ed è proprio per mettere a tacere i suoi detrattori che Dickens, nella nuova prefazione dell’Oliver Twist, fa presente come spesso chi criticava non avesse un’idea ben chiara del disegno unitario dell’opera.
La convivenza con la notorietà
La notorietà gli ha, intanto, aperto le porte di numerosi salotti politici e letterari londinesi, come quello di Lady Holland e come l’Athenaeum Club, di cui diviene ben presto membro.
Nel 1942 lo scrittore visita per la prima volta gli Stati Uniti in occasione di un ciclo di conferenze tenutesi a New York, Boston, Washington ed in altre importanti città d’oltreoceano. Quest’esperienza è racchiusa nei suoi “Taccuini americani”, all’interno dei quali critica aspramente la società americana, solo apparentemente democratica: il Sud lo aveva, infatti, deluso per lo schiavismo ancora in atto; il Nord per la velocità con cui i suoi romanzi venivano venduti in edizioni pirata!
Il successivo viaggio in Italia porta, invece, alla nascita dei suoi “Pictures from Italy”.
Tornato a Londra Charles Dickens il romanziere decide di coltivare il suo amore per il teatro, organizzando spettacoli di beneficenza, alcuni dei quali addirittura al cospetto della regina Vittoria.
Deluso dall’ambiente giornalistico dell’epoca, nel marzo del 1850 fonda una sua testata intitolata “Household Words” all’interno della quale numerosi giovani talentuosi scrittori trovano spazio per la loro prima pubblicazione.
Il giornale è, inoltre, l’arma perfetta per attaccare il governo ed aprire gli occhi sul degrado di alcuni quartieri londinesi (gli slums), sull’infanzia operaia e sulle pessime condizioni di alcuni lavoratori.
A partire dal 1858 Dickens è attivo come conferenziere ed oratore, leggendo in pubblico le sue opere. Queste lunghe tournée non fanno altro che inasprire i rapporti dello scrittore con la moglie Kate da cui, infatti, si separa nel 1858.
Dickens continua a pagare per il mantenimento della donna e dei figli, ma il suo carattere impulsivo lo porta a pubblicare un feroce articolo sui giornali in cui accusa l’ex moglie di non essere mai stata in grado di badare ai figli.
Si diffonde, invece, la voce secondo cui un’altra sorella di Kate, Georgina, sarebbe stata la vera causa della rottura dei coniugi. Il pettegolezzo viene messo a tacere quando Dickens inizia una relazione con l’attrice Ellen Ternan.
Il trauma dell’incidente ferroviario
Ma la vicenda che ha più impatto nella vita dello scrittore è senza dubbio l’incidente ferroviario di Staplehurst. Nel 1865 Dickens si trova, infatti, su un treno quando il veicolo precipita da un ponte in manutenzione. La carrozza su cui viaggia lo scrittore è l’unica a salvarsi, ma il trauma nervoso non lascerà mai la sua mente.
Egli continua a viaggiare per la Gran Bretagna, finché un accenno di paralisi non lo colpisce durante una conferenza a Liverpool.
In occasione del suo ultimo viaggio negli Stati Uniti conosce Edgar Allan Poe e questo incontro apre la strada ad un nuovo genere letterario. Dickens inizia, infatti, la stesura di un nuovo romanzo poliziesco “The mistery di Edwin Drood”, un mistero che resterà irrisolto poiché lo scrittore si spegne il 9 giugno 1870 a causa di un’emorragia cerebrale. Forse la sua mente era tornata ancora una volta al disastro ferroviario avvenuto esattamente cinque anni prima.
Grazie ad una petizione del Times, il corpo dello scrittore riposa all’interno dell’Abbazia di Wastminster, in quello che è soprannominato l’angolo dei poeti.