La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

Centro culturale Heydar Aliyev Zaha Hadid

Centro culturale Heydar Aliyev

Centro culturale Heydar Aliyev Zaha Hadid

Centro culturale Heydar Aliyev

Accade spesso che un edificio diventi il #simbolo di un momento storico particolare.
Nel 1991 l’Azerbaigian dichiarò la sua indipendenza dall’Unione Sovietica e decise di investire ingenti somme di denaro nella modernizzazione delle infrastrutture della sua capitale, #Baku
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Proprio per questo, nel 2007 venne indetta una competizione per la costruzione del principale complesso #culturale della nazione: il centro culturale Heydar Aliyev.
L’edificio, di 57.500 m2, porta il nome dell’ex Presidente dell’Azerbaigian a cui è infatti dedicato ed è stato ufficialmente inaugurato il 10 maggio 2012
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Il suo #design innovativo caratterizzato da curve è una drastica rottura rispetto al rigido stile sovietico e si caratterizza per l’assenza di angoli e per un’unica superficie continua che si integra perfettamente con l’adiacente piazza, diventando parte integrante del paesaggio.
All’interno degli otto piani del centro sono collocati: un auditorium da 1000 posti, un museo, una sala conferenze e numerosi altri spazi destinati ad esibizioni temporanee.
Infine, proprio grazie a questo progetto, #ZahaHadid è stata il primo architetto donna a ricevere il prestigioso Designs of the Year Award!

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