Buddha in Gandhāra
Quante volte ci siamo imbattuti in una riproduzione del Buddha? Che fosse una figura intera o una testa come in questo caso… il più delle volte, non potendo risalire all’autore dell’opera e al periodo esatto, si definisce in senso più generale “arte del Gandhara”.
Qui infatti ammiriamo una Testa del Buddha di Gandhara.
☞ Lo sai che…
‣ quest’arte è in particolare la manifestazione del buddhismo greco ovvero quello sviluppatosi in Asia centrale a partire dalle conquiste di Alessandro Magno nel IV secolo e conclusosi con l’invasione musulmana del VII secolo. Per questo motivo è detta anche “arte greco-buddhista”, “arte romano-buddhista” e addirittura “arte greco-romano-buddhista”.
‣ Nel volto qui sotto, esposto a Firenze, sono rappresentati con massima cura tutti i significativi lineamenti del viso di Buddha. L’elemento da noi evidenziato di rosso, al centro della fronte tra le due sopracciglia è l’urna, ovvero un punto a spirale o circolare che simboleggia il terzoocchio della saggezza: la visione del mondo divino quindi la capacità di vedere oltre il nostro universo mondano di sofferenza; una delle trentadue caratteristiche soprannaturali (lakshana) che distinguono gli uomini straordinari (mahapurusa).
I lobi delle orecchie sono allungati, in memoria dei pesanti gioielli precedentemente indossati da Gautama Siddharta (cognome e nome di Buddha) di origine principesca. Come quelli del Dio Apollo, i capelli, a ciocche ondulate, sono raccolti in un ciuffo nella parte superiore del cranio; mentre il naso è dritto, le labbra sono piccole; lo sguardo è abbassato e tranquillo, gli occhi socchiusi.
⇒ Data: IV secolo-V secolo
⇒ Materiale: Stucco con policromia
⇒ Dimensioni: 29.2 cm x 18 cm x 19 cm
⇒ Sito: Victoria and Albert Museum, Londra