La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

Buddha in Gandhāra

Quante volte ci siamo imbattuti in una riproduzione del Buddha? Che fosse una figura intera o una testa come in questo caso… il più delle volte, non potendo risalire all’autore dell’opera e al periodo esatto, si definisce in senso più generale “arte del Gandhara”.
Qui infatti ammiriamo una Testa del Buddha di Gandhara.

☞ Lo sai che…

‣ quest’arte è in particolare la manifestazione del buddhismo greco ovvero quello sviluppatosi in Asia centrale a partire dalle conquiste di Alessandro Magno nel IV secolo e conclusosi con l’invasione musulmana del VII secolo. Per questo motivo è detta anche “arte greco-buddhista”, “arte romano-buddhista” e addirittura “arte greco-romano-buddhista”.

‣ Nel volto qui sotto, esposto a Firenze, sono rappresentati con massima cura tutti i significativi lineamenti del viso di Buddha. L’elemento da noi evidenziato di rosso, al centro della fronte tra le due sopracciglia è l’urna, ovvero un punto a spirale o circolare che simboleggia il terzoocchio della saggezza: la visione del mondo divino quindi la capacità di vedere oltre il nostro universo mondano di sofferenza; una delle trentadue caratteristiche soprannaturali (lakshana) che distinguono gli uomini straordinari (mahapurusa).

I lobi delle orecchie sono allungati, in memoria dei pesanti gioielli precedentemente indossati da Gautama Siddharta (cognome e nome di Buddha) di origine principesca. Come quelli del Dio Apollo, i capelli, a ciocche ondulate, sono raccolti in un ciuffo nella parte superiore del cranio; mentre il naso è dritto, le labbra sono piccole; lo sguardo è abbassato e tranquillo, gli occhi socchiusi.

⇒ Data: IV secolo-V secolo

⇒ Materiale: Stucco con policromia

⇒ Dimensioni: 29.2 cm x 18 cm x 19 cm

Sito: Victoria and Albert Museum, Londra

Comment