La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

Broadway Boogie-Woogie

Ricordate il famoso videogioco “Pac-Man” – molto in voga tra gli anni ’80 e ’90 – in cui una sfera gialla animata aveva l’obiettivo di ingerire tutti i puntini presenti nel labirinto ma evitando il contatto con quattro fantasmi il cui tentativo era ostacolarla e sabotarla.

Il nostro parallelo con quest’opera di Piet Mondrian “Broadway Boogie-Woogie” non è solo per via dei toni luminosi, dei tratteggi, delle aree colorate e di quel giallo lucente ma, più nel profondo, li accomuna il fatto che ad una prima lettura entrambi appaiono semplici e banali mentre invece celano una certa complessità.

☞ Lo sai che…

‣ Il nome altro non è che ciò che ha ispirato l’autore: il Boogie-Woogie infatti era un ballo piuttosto movimentato, il cui ritmo è qui rappresentato dalla sequenza di quadratini senza intermezzi di linee nere, privi di contorno, quindi consequenziali. Mentre Broadway è una città che esprime altrettanta vitalità attraverso la sua musica ed i suoi reticolati stradali, sui quali sfrecciano taxi gialli.

‣ Questa serie di opere segnano il passaggio definitivo di Mondrian all’astrattismo e si caratterizzano di una maggiore vivacità rispetto alla precedente arte più “rappresentativa” ed austera.

⇒ Data:  1942 – 1943

⇒ Materiale: Olio su tela

⇒ Dimensioni: 127×127 cm

Sito:  Museum of Modern Art, New York

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