

Bob Dylan cantante da record
Bob Dylan cantante da record
La crescita di Robert: Bob Dylan cantante da record
La giovane donna è la moglie di Abram Zimmerman, un imprenditore appartenente alla comunità ebraica della città. Poco dopo la nascita del secondo figlio David, la famiglia si trasferisce ad Hibbing dove i fratelli Zimmerman frequentano la “High school” e dove il giovane Robert inizia a suonare con gli Shadow Blasters, la sua prima band, e successivamente con i Golden Chords.
Nel settembre del 1959 viene ammesso all’Università del Minnesota, trasferendosi a Minneapolis. In quello stesso periodo inizia ad esibirsi utilizzando lo pseudonimo di “Elston Gunnn” e si avvicina alla musica folk, preferendo la chitarra acustica a quella elettrica.
“Le canzoni folk sono colme di disperazione, di tristezza, di trionfo, di fede nel sovrannaturale […]
C’è più vita reale in una sola frase di queste canzoni di quanta ce ne fosse in tutti i temi del rock’n’roll. Io avevo bisogno di quella musica”.
La maturità artistica
Ormai raggiunta la maturità artistica, il giovane Robert sente il bisogno di cambiare il suo pseudonimo e, dopo vari tentativi, diventa Bob Dylan. Numerose leggende metropolitane categoricamente smentite dall’artista stesso, affermano che il cognome “Dylan” sia stato ispirato dal poeta Dylan Thomas. Per altri il nome sarebbe, invece, un omaggio allo sceriffo Matt Dillon, protagonista della serie tv western “Gunsmoke”.
Nel 1960 l’artista decide di lasciare il college per trasferirsi a New York dove frequenta numerosi club e si avvicina a Woody Guthrie, leggenda del folk degli anni ’60 di cui Dylan è grande fan.
Da questo legame personale ed artistico nasce una delle sue prime canzoni, “Song to Woody”, un omaggio all’amico che si trova in un momento di difficoltà, in quanto affetto da una rara malattia del sistema nervoso.
Il pezzo suscita l’interesse di Joan Baez, “regina del folk” già all’apice del successo ed autrice di ben due dischi d’oro.
I due cantautori condividono il palco di numerosi tour e la loro relazione artistica diviene ben presto sentimentale.
La giovane cantautrice è anche un’attivista politica particolarmente attenta alla tutela dei diritti civili e questo contribuisce a trasformare Bob Dylan in uno dei nuovi simboli dei movimenti di protesta degli anni ’60.
Ufficialmente Bob Dylan, cantante da record
Nel 1961 l’artista decide di cambiare legalmente il suo nome, diventando a tutti gli effetti Bob Dylan. Lo pseudonimo è anche utilizzato come titolo del suo primo album, una raccolta di cover di vecchie canzoni folk e blues cui si aggiungono due brani inediti dell’artista.
Ma è solo nel 1963 con l’uscita di “The Freewheelin’ Bob Dylan” che diviene chiaro a tutti come questo artista emergente e la sua “Blowin’ in the Wind” siano destinati a soffiare il vento del cambiamento per la musica popolare americana.
I numerosi concerti e i viaggi oltreoceano hanno però raffreddato i rapporti tra Dylan e la Baez ed i due si lasciano dopo due anni di relazione. La rottura segna l’inizio di un periodo di profondo cambiamento in cui l’artista sente il bisogno di allontanarsi dal personaggio politico che è stato costruito intorno al suo nome. Decide così di pubblicare un album molto più personale ed intimista, Another Side of Bob Dylan.
Gli anni del cambiamento
Nel tentativo di reinventare totalmente la sua immagine, Dylan si avvicina nuovamente alla chitarra elettrica incidendo un nuovo album a metà tra il folk ed il rock. I suoi fan ne restano scandalizzati tanto che, il 25 luglio 1965, l’esibizione con la sua nuova chitarra elettrica viene accolta da sonori fischi da parte del pubblico “folkie” del Newport Folk Festival.
Intanto, il 22 novembre 1965 Bob Dylan sposa Sara Lownds e dall’unione nascono ben quattro figli: Jesse Byron, Anna Lea, Samuel Isaac Abraham e Jakob Luke.
L’estate successiva il cantante è vittima di un grave incidente motociclistico in cui rischia di perdere la vita ed è costretto a trascorrere quasi un anno a riposo per riprendersi dall’accaduto.
La rinascita di Bob
La rinascita artistica avviene nel 1973 quando Bob Dylan, cantante da record, appare in “Pat Garrett e Billy Kid”: incide la colonna sonora del film contenente la celebre “Knockin’ on Heaven’s Door”, indimenticabile anche grazie all’esibizione del 1997 alla presenza di Papa Giovanni Paolo II.
Nonostante Dylan avesse adottato Maria, figlia di primo letto della Lawnds, ed abbia cercato di riconquistare la donna amata componendo il brano “Sara”, la coppia divorzia il 29 giugno del 1977.
L’episodio segna l’inizio di una nuova fase artistica ed il cantante decide di avvicinarsi alla religione cristiana: i toni evangelici sono il tema di fondo del suo nuovo successo “Slow Train Coming”, grazie al quale Dylan vince il primo Grammy della sua lunga carriera.
Se per molti cantanti il Grammy rappresenta un punto di arrivo, per Bob Dylan si tratta, invece, soltanto del punto di partenza: egli è stato inserito nella “Rock&Roll Hall of fame”, è la prima rock star a ricevere la “Kennedy Center Honors”, ha ricevuto la “Presidential Medal of Freedom” dalle mani di Barack Obama, ha vinto numerosi altri Grammy e persino un Golden Globe.
Ma soprattutto, il 13 ottobre 2016, è diventato il primo cantante a ricevere il premio Nobel per la Letteratura. L’Accademia reale svedese ha, infatti, voluto conferire questa ambita onorificenza a Bob Dylan “per aver creato una nuova espressione poetica all’interno della tradizione musicale americana”.
Bob Dylan cantante da record oggi
Bob Dylan è ancora attivo nel panorama musicale e, proprio nel marzo 2020, ha voluto sorprendere i suoi fan che vivono, come tutti noi, un periodo di difficile isolamento a causa del Coronavirus.
Ha così deciso di pubblicare “Murder Most Foul”, un brano inedito sull’assassinio di J.F.Kennedy destinato, ancora una volta, a battere ogni record: il pezzo dura 17 minuti ed ha portato Bob Dylan in cima alla “Rock digital song sales’, la classifica dei singoli rock più venduti online di Billboard. A sorprenderci veramente è che questa sia stata la prima volta.
Ad accompagnare il brano c’è un invito alla prudenza: “Stay safe, stay observant and may God be with you” (“Restate al sicuro, restate allerta. E che Dio sia con voi”).