La scelta del nome “Artgender” deriva dalla considerazione per cui esso non debba essere usato solamente come il brand che identifica una particolare società che opera nei settori dell’eventistica, dell’editoria e della comunicazione; per noi l’Artgender rappresenta una vera e propria tipologia di essere umano ovvero chi lo è più profondamente.

Non esclude nessuno ma rinomina una categoria, composta da gente molto diversa al proprio interno… di qualunque credo, origine e direzione; ma, accomunata da un unico fattore: quello artistico. Chiunque può essere o sentirsi un artista fin tanto che si preoccupa di produrre o semplicemente accostarsi ad una qualsiasi forma di espressione.

Questa parola, il nostro nome, identifica chi crede che la bellezza sia necessaria, nelle cose, nelle persone, nei pensieri, nelle parole, nei modi… che l’ispirazione contribuisca alla formazione personale e che l’implementazione delle proprie doti contribuisca ad un’evoluzione individuale.

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Picasso, audacia e determinazione: uomo di carattere e artista di successo

Picasso, audacia e determinazione: uomo di carattere e artista di successo

illustrazione per biografia Picasso Artgender magazineAd esattamente 46 anni dalla morte di quello per molti considerato il genio indiscusso del XX secolo, ripercorriamo, attraverso questa breve biografia di Picasso, la vita dell’artista, ricordando i suoi traguardi più significativi nonché le diverse donne protagoniste delle sue opere.

Biografia di Picasso

Spagnolo di origini ma adottivo francese, come dimostrano le innumerevoli opere ancora conservate ed esposte a Parigi; Pablo Picasso nasce a Malaga nel 1881 e solo a 14 anni si trasferisce con la famiglia nella capitale catalana: Barcellona.

Probabilmente per via delle inclinazioni del padre all’arte e alla pittura, Pablo si avvicina prestissimo al disegno così da rivelare grandi doti fin da subito.

I primi successi

Pablo Picasso inaugura la sua prima mostra il primo febbraio 1900 allestendola in una sala di teatro. Nonostante l’intenzione di apparire un pittore controverso e discutibile, egli ha immediato successo e diventa ben presto un personaggio che suscita forti sentimenti contraddittori: chi lo ama e chi lo odia.

Proprio a causa di un ambiente soffocante, sviluppatosi attorno a lui e alle sue opere, Pablo Picasso si trasferisce a Parigi nello stesso anno. Questa scelta, che dovrà affrontare andando incontro a non poche difficoltà economiche, gli consentirà di stringere tante amicizie importanti e di conoscere la sua prima musa ispiratrice: Fernande Olivier, immortalata in moltissimi dei suoi quadri e che lo accompagnerà per quasi sette anni fino a quando lui la lascerà.

L’inizio del periodo cubista di Pablo Picasso

Tutte le donne di Pablo Ruiz Picasso

A soli 25 anni Pablo Picasso è un pittore già affermato. 

Nel 1912 incontra Marcelle Humber che seppur seconda donna della sua vita, lui chiamerà Eva, come leggiamo in molti dipinti del suo periodo cubista “Amo Eva”, a significare il primato su tutte le altre. Dopo tre felici anni però lei si ammala di tubercolosi e velocemente muore.

Segnato da questa perdita, in seguito conosce Olga Khokhlova che diventerà ben presto moglie oltre che musa; ma che solo dopo qualche anno sarà sostituita con Marie Thérése Walter di appena diciassette anni.

Nel 1936 conosce Dora Maar, pittrice e fotografa, tra i due nasce un’intesa legata anche alle passioni che li accomunano.

A Parigi durante gli anni ’40 conosce Françoise Gilot, di 40 anni più giovane di Picasso. Pittrice e modella francese, posò per molti pittori tra cui Henrì Matisse e appunto Picasso.

Picasso aveva più di 70 anni quando conobbe la ventisettenne Jacqueline Rogue che fu la seconda ed ultima moglie di Picasso, la donna con cui visse fino alla sua morte.

 

Picasso durante il periodo Fascista

Nel ’37 per l’ Esposizione Universale di Parigi a Picasso viene affidato l’arduo compito di rappresentare il legittimo governo spagnolo repubblicano in quel periodo messo al rischio dai fascisti del generale Franco. Picasso riuscì nell’intento egregiamente, compiendo l’opera “Guernica” che divenne appunto il simbolo della lotta al fascismo.

Dal dopoguerra fino alla morte di Picasso

Negli anni ’50 è un autorità a livello mondiale ed è finalmente sereno nella vita privata come in quella lavorativa che negli anni continuerà ad accrescere il suo successo e sula quale verranno scritte innumerevoli biografie.

Pablo si spegne l’8 aprile del 1973 in Francia, all’età di 91 anni, per un edema polmonare.

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