

ARETHA FRANKLIN: la regina del soul
ARETHA FRANKLIN: la Regina del Soul
Aretha regina del Soul
Durante le funzioni religiose tenute dal padre, le sorelle Franklin cantavano nel coro e Aretha suonava anche il pianoforte di accompagnamento.
Nonostante due maternità molto precoci, Aretha mostrò subito una grande passione per il gospel ed una grande determinazione nel voler entrare nel mondo della musica da professionista.
Ancora quindicenne, e già mamma di due bambini, negli anni cinquanta firma il suo primo contratto con la casa discografica Columbia Records e riesce a portare al successo alcuni 45 giri.
Nel 1961 sposa Ted White che diviene anche suo manager alla Columbia ma che, ben presto, si rivela violento ed ambiguo.
I primi dischi, troppo pop per le sue corde, non ottengono il successo sperato e così la Columbia la licenzia lasciandola libera di firmare con l’Atlantic.
È proprio il passaggio alla nuova casa discografica a regalare al mondo la vera Aretha Franklin permettendole di esprimersi e di interpretare i brani seguendo le proprie emozioni più profonde e nascoste: Aretha può dare voce alla grande tristezza e alle amarezze precoci della vita affermandosi come “Aretha Regina del Soul”.
La fama, il dissenso, il successo
In quegli anni Aretha consegue anche notorietà internazionale e diviene motivo di orgoglio per le minoranze di colore americane, soprattutto con il brano “Respect” di Otis Redding, che assurge persino ad inno dei movimenti femministi e per i diritti civili.
Nel 1969, dopo una relazione di continui soprusi e dopo un periodo di alcolismo, divorzia da Ted White e finalmente può dedicarsi completamente alla musica dominando le classifiche, ottenendo numerosi album d’oro e di platino e piazzando quasi tutti i suoi brani singoli nella Top 10 Billboard.
Negli anni ’70, dopo varie fruttuose collaborazioni con artisti del calibro di Quincy Jones, il successo dell’emergente disco music causa ad Aretha un periodo di non consenso da parte della critica e del pubblico, cosa che la porta ad essere licenziata dalla Atlantic Records.
Nel 1980 ottiene una parte nel famoso film “The Blues Brothers” e nello stesso anno firma con la nuova casa discografica Arista Records che la fa tornare al successo.
Durante la prima metà degli anni ’80, grazie all’album “Jump To It” che la riporta in cima alle classifiche, incide alcuni duetti memorabili con, tra gli altri, George Michael e gli Eurythmics.
Aretha regina del Soul, “Nessun dorma”
Nel 1998, alla serata di consegna dei Grammy Awards, si ritrova a dover sostituire all’improvviso il tenore Luciano Pavarotti colpito da afonia: interpreta l’aria “Nessun dorma” in tonalità così originale e cantando la prima strofa in italiano che tale performance è considerata una delle sue più grandi esibizioni.
Il 20 gennaio 2009 ha cantato a Washington alla cerimonia di insediamento del quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti d’America Barak Obama in diretta televisiva mondiale.
Nell’agosto 2018 viene diffusa la notizia di un suo ricovero in ospedale per un tumore al pancreas. Muore pochi giorni dopo nella sua casa di Detroit.
Aretha Franklin ha vinto ben 21 Grammy Awards, otto dei quali vinti consecutivamente tra il 1968 ed il 1975.